Seas of Peace, case study raccontato al workshop “Emersione digitale” a Palazzo Fruscione a Salerno

Seas of Peace, case study raccontato al workshop “Emersione digitale” a Palazzo Fruscione a Salerno

Mubat, l’Amministrazione comunale di Battipaglia e l’Istituto Alfonso Gatto hanno da tempo siglato una convenzione per coordinare gli sforzi a riguardo delle iniziative relative al ricordo dell’operazione Avalanche, ognuna delle parti è impegnata in un progetto co munerasse sulla base delle proprie competenze.

Quest’anno si è allargato lo spettro delle collaborazioni proponendo ad altri 5 comuni della Piana del Sele un progetto c poi patrocinato dalla Regione Campania. E’ stata inoltre avviata una collaborazione anche con il Comune di Salerno con una tre giorni dedicata ad Avalanche day a Palazzo Fruscione. Questa azione coordinata ha consentito sia il potenziamento delle iniziative che l’allargamento territoriale, assolutamente necessario all’obiettivo di promozione storica su una dimensione nazionale ed internazionale.

Durante questa tre giorni si è tenuto il workshop “Emersione Digitale” indirizzato a studenti universitari e giunto alla sua terza edizione. Quest’anno la presenza di ospiti al convegno del giorno precedente a Battipaglia ha offerto la possibilità di “costruire” un’edizione particolarmente interessante perché questi relatori che oltre alla competenza sui Beni Culturali hanno portato testimonianze su progetti digitali di primissimo piano a livello internazionale.

Il prof. Giovanni Pietro Vitali, Université de Versailles ha parlato “strumenti di cartografia digitale per la Storia” con un approfondimento sugli studi Fenoglio.

Francesco Cacciatore editor in chief Occupied Italy ha parlato de “la costruzione della memoria digitale Occupied Italy e la virtual exhibition Eighth Army in-Salerno”, introducendo inoltre il progetto Seas of Peace, quale best practise nel mondo della Scuola.

Raffaele De Luca, musicologo e docente del Conservatorio di Rovigo ha parlato del progetto di “conversione digitale della mostra “Tradotti agli estremi confini, la musica nel campo di Ferramonti”, realizzata, in maniera tradizionale, qualche anno fa all’ambasciata italiani a Varsavia.

Laura Brazzo, vicedirettrice Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea ha parlato della

“CDEC Digital Library e la collaborazione internazionale” con una interessante focalizzazione sulla tecnologia dei Linked open Data e del progetto EHRI.

Giovanni Bruno, presidente regesta.exe, ha chiuso i lavori con un’interessante panoramica su

“L’Open Source e la condivisione della conoscenza” fornendo un’ampia rassegna dei progetti di pubblicazione digitale in Italia negli ultimi anni.