Presentazione a Battipaglia di Seas of Peace al convegno per la seconda issue di Occupied Italy

Lo scorso 8 settembre  alle ore 11 presso la sala consiliare del Comune di Battipaglia si è tenuto il  Convegno “Battipaglia, Salerno, Roma” nell’ambito del progetto Avalanche Day – Ministero della Cultura e Regione Campania. 

L’incontro era finalizzato alla presentazione del progetto Seas of Peace e della seconda Issue della rivista Occupied Italy, pubblicata dall’associazione Mubat attraverso il suo centro studi 9 settembre. L’incontro è stato poi l’occasione per presentare anche due mostre on line:  “Tradotti agli estremi confini, la musica nel campo di Ferramonti” realizzata dalla Fondazione CDEC, alla quale Mubat ha contribuito con la realizzazione dell’Infrastruttura tecnologica, e “Eighth Army in Salerno”, realizzata direttamente dall’associazione Mubat.

Ha accolto gli ospiti la dottoressa Catarozzo, vicesindaco di Battipaglia che ha portato i saluti della cittadinanza, sono intervenuti:

il prof. Giovanni Pietro Vitali, Université de Versailles, Keynote speaker con “(Ri(leggere e (RI)scrivere la storia della Seconda Guerra Mondiale dalla Carta al Codice”

Francesco Cacciatore editor in chief Occupied Italy per la presentazione dell’issue N.2 settembre 2022

Raffaele De Luca, musicologo e docente del Conservatorio di Rovigo ha introdotto la mostra“Tradotti agli estremi confini, la musica nel campo di Ferramonti”

Laura Brazzo, vicedirettrice Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano ha presentato introdotto il tema “ebrei stranieri, Kalk e campo di Ferramonti” 

Carlo Bruno, presidente Associazione Culturale Mubat

Ha presentato il progetto Seas of Peace e la virtual exhibition “Eighth Army in Salerno”

E’ stato evidenziato dal presidente Bruno la collaborazione con il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, la pubblicazione nella mostra di immagini inedite disponibili grazie a Italgas Heritage Lab, il video del bombardamento di Buccino, fatto digitalizzare presso l’Imperial War Museum. La mostra on line, disponibile anche in inglese e spagnolo è stata realizzata con la collaborazione di tirocinanti universitarie che hanno fornito un contributo di grandissima qualità e alle quali è stato indirizzato un sentito ringraziamento.


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